Poliziotti e guardie giurate: un po’ di chiarezza

Viviamo in un tempo in cui, a torto o a ragione, i “metronotte” sono diventati guardie particolari giurate, i “vigili urbani” polizia locale o municipale, i “controllori” agenti di polizia amministrativa e i “portieri” operatori dei servizi fiduciari. A complicar le cose ci si mettono anche le associazioni che vanno dai rangers alle guardie ambientali. In questo marasma di divise, o pseudo tali, il privato cittadino non può che confondersi e fatica a comprendere i limiti operativi di ognuno.

La terminologia delle Guardie Particolari Giurate

La terminologia non ci soccorre e può essere persino ingannatrice come nel caso delle “guardie particolari giurate” (G.p.G.) perché si potrebbe pensare che l’aggettivo “particolare” stia per “speciale” mentre significa semplicemente “privato” e non altro; un tempo – infatti – la “proprietà privata” veniva chiamata “particolare proprietà”. La G.p.G. – quindi – non è altro che una “guardia di sicurezza privata”, soggetta ad un giuramento (giurata).

Lo status delle forze di polizia

Le forze di polizia o forze dell’ordine, circa 310mila addetti, sono alle dipendenze dei Ministeri ossia dello Stato e si occupano di ordine pubblico e di pubblica sicurezza, ecco perché vengono anche definite autorità di pubblica sicurezza. Il loro status giuridico è inequivocabile e comporta la qualifica permanente e contestuale di pubblici ufficiali, agenti di pubblica sicurezza e agenti di polizia giudiziaria. Il reclutamento avviene attraverso un concorso pubblico.

Differenze tra polizia e guardie giurate

Le guardie particolari giurate (G.p.G.), circa 50mila addetti, sono – invece – alle dipendenze di aziende private denominate Istituti di Vigilanza e si occupano di tutelare beni mobili/immobili. Esercitano le loro funzioni unicamente nella prevenzione e repressione dei reati aventi per oggetto i beni soggetti alla loro vigilanza e custodia.

La divisa: simbolo di distinzione

Riguardo le divise, occorre subito chiarire che quelle in uso alle FF.OO sono disciplinate da normative specifiche contenenti una minuziosa descrizione delle stesse e dei singoli capi di vestiario. Le loro caratteristiche di base – come i colori istituzionali – sono facilmente individuabili dalla cittadinanza. È molto facile riconoscere un poliziotto o un carabiniere perché i segni distintivi e l’equipaggiamento che li caratterizzano sono ben identificabili.

LA DIVISA DELLE GUARDIE GIURATE

A differenza dei vari corpi facenti parte delle forze di polizia, non esiste una divisa unica che identifichi le guardie giurate. Ogni istituto di vigilanza, e sono ben 900, decide quale “uniforme” adottare, a condizione di ottenere preventivamente l’approvazione della prefettura competente per territorio.

L’arma e il suo utilizzo

Gli appartenenti alle forze di polizia sono autorizzati a portare senza licenza pistole e rivoltelle, ossia l’arma d’ordinanza. Le guardie particolari giurate, invece, devono munirsi di una licenza (porto d’armi a tassa ridotta) e acquistare le armi di tasca propria, poiché non sono messe a disposizione dall’istituto di vigilanza.

La facoltà di arresto

Non esiste alcun obbligo di intervenire per una guardia giurata se cogliesse in flagranza di reato chicchessia quando è fuori servizio, poiché non sono agenti di pubblica sicurezza. La legge stabilisce che ogni persona è autorizzata a procedere all’arresto solo nei casi previsti dalla normativa.

Sconfinamenti e confusione

Il pericolo che ci siano degli sconfinamenti da parte delle guardie giurate è molto alto e le loro lacune giuridiche, dovute alla palese mancanza di formazione, spesso illudono gli addetti ai lavori di svolgere una professione similare alle forze dell’ordine.

Conclusioni: necessità di una riforma

In definitiva, è evidente che la guardia giurata non ha alcuna facoltà o potere diverso da qualsiasi privato cittadino. Occorre una riforma che metta ordine tra le molteplici figure che oggi popolano il settore della sicurezza privata, generando confusione sia tra gli operatori sia tra i cittadini.

 

Alessandro Cascio